chiesa di san francesco (ascoli piceno)

Cool,dark interior provides welcome relief from the hot sun. Apart from the atmosphere, the windows from the last century were the main highlight.

We saw many churches in Rome, Florence, Venice, and Milan, but this one was one of the prettiest. Go downstairs and don't miss the incredible mosaics!

Tranne le bellissime colonnine "musicali" in travertino dell'ingresso principale ... non quello che da su Piazza del Popolo per capirci ... ed il simbolo fallico, sempre in travertino, posto su una delle due torri campanarie ... molto ma molto in alto non mi sembra che ci siano altre cose che possano incuriosire i turisti "ignoranti" come me

Ė un luogo di culto molto importante e molto pelli per gli ascolani...si affaccia nella piazza principale di Ascoli "piazza del Popolo" all'interno ė una chiesa molto bella e consiglio vivamente di vederla

Non posso dire altro che 'visitatela'. Dopo averla vista ogni giorno per otto mesi so che mi mancherà. Una chiesa che merita, cosi come una città bellissima.

notevole come tutta la piazza e il centro storico di Ascoli.Ho preferito l'architettura esterna agli interni, più semplici.

Quando si entra nella chiesa si rimane davvero estasiati dalla maestosità del luogo. Un luogo che sa di storia, di incenso, un luogo estremamente umile ma allo stesso tempo ricchissimo. Impensabile non visitarla almeno una volta nella vita!

Questa chiesa è un lato della piazza del Popolo; l’ingresso principale è in via del Trivio dove si trovano tre portali gotici; da ammirare lo splendido portale centrale per la ricchezza delle decorazioni. Nell'archivolto a pieno sesto vi sono cinque colonnine tutte diverse tra loro: sfaccettate, ottagonali ed a spirali. Se si batte con la mano sulle colonnine, che sembrano canne d’organo, si ottengono dei suoni melodiosi. Ai lati dell'ingresso due differenti leoni stilofori sono posti sui capitelli dei pilastrini. All’interno la chiesa ha tre navate con archi gotici e volte in stile romanico; Mi preme di segnalare in particolare il Cristo ligneo, sulla sinistra entrando, cui gli ascolani sono molto devoti; si ritiene abbia sanguinato durante l’incendio del Palazzo dei Capitani senza bruciare.Per questo è ritenuto essere protettore dagli incendi. Tra le vetrate mi ha particolarmente colpito quella di padre Kolbe che prese il posto di un altro prigioniero nella della morte ad Auschwitz.

Dentro delude perche' abbastanza spoglia.Consigliato il periplo della chiesta in esterno.Tutta in travertino

In pieno centro ma "raccolta", fa parte della bellissima piazza del Popolo ma nello stesso tempo rappresenta un complesso monumentale a se stante. In stile gotico con qualche elemento romanico, risulta nell'insieme sobria ma non austera. Da vedere anche i suoi due Chiostri.

Man sitzt gerne eine Stunde auf den Steinstufen der Kirche hin zur Piazza del Popolo und schaut je nach Ausrichtung den hübschen Damen zu die auf unendlich hohen Stillettos elegant vorbeischweben oder den eleganten Herren nach, die scheinbar alles haben nur keine Sorgen ...

Ascoli Piceno, auch die weiße Stadt genannt: eine anmutige Stadt mit schönen Plätzen, eindrucksvollen Geschlechtertürmen und einer Römeerbrücke mit mittelalterlichem Waschplatz. Die Kirche San Franceso hat einen prächtigen gotischen Kreuzgang

Fantastica esperienza, ho conosciuto un frate che mi ha illustrato le cose salienti della chiesa.Sul portale d'ingresso ci sono delle colonnine tonde che sembrano canne d'organo.In effetti se si và con il palmo della mano a battere per incanto si ottengono dei suoni simili all'organo.Come tutte le chiese francescane,è sobria,ma propiro per questo bellissima!!

La chiesa ha una bellezza sobria, pulita, assoluta. Non servono decorazioni, fregi. Fuori e dentro le sue strutture, archi e volte sono poderosi e leggeri insieme. Fanno pensare che l'uomo è capace di cose più grandi di lui.

E' il più importante Monumento Francescano delle Marche, a testimonianza della presenza di S. Francesco D'Assisi ad Ascoli. Da vedere il portale laterale d'entrata dove è consuetudine passare la mano nelle colonnine del travertino consumato dai fedeli nei secoli