forte malatesta

After visiting all these beautiful old buildings and churches this seemed a bit boring. Maybe it was because there was some rock show and guitar display going on which gave the place a funky vibe.

Imponente,ardita,suggestiva .Ti fa toccare con mano la storia dell'architettura militare.Il Museo dell'Alto Medioevo che ora vi ha sede la valorizza giustamente .Si presta bene anche a sede espositiva di Arte Contemporanea : il contrasto evidenzierebbe sia gli spazi che le Opere . Consigliabile una visita.

Antico carcere e attuale sede di mostre, spettacoli ed ogni tipo di evento.. È una parte importante di ascoli: la sua storia infatti si interseca con quella della città. Si affaccia su due ponti: quello di porta maggiore e l'altro piccolo pontile sul retro. Fa come da porta alla città di Ascoli e ispira curiosità e fascino per la sua storia e la sua struttura. È stato aperto nel 2014 da FAI durante le giornate FAI di primavera.

Mi sono limitato all'osservazione dall'esterno, in quanto ben visibile entrando da est nel centro storico di Ascoli Piceno. Classica fortezza medievale del Trecento, notevole esempio di architettura militare dell'epoca, che colpisce per compattezza e severità. Alla sua sinistra, sopra il torrente Castellano, si nota il Ponte di Cecco, che la leggenda narra sia stato costruito in una notte dal poeta e scienziato Cecco d'Ascoli con l'aiuto, manco a dirlo, del diavolo in persona (la sua presenza è assai ricorrente nelle leggende di ogni dove).

perchè sono capitato in orario di chiusura. Si trova all'inizio del centro storico della città ed apparte particolarmente interessante dal punto di vista architettonico.

Dopo la ristrutturazione e' piu' imponente,fa piu' figura.Posizionato a picco sul fiume tronto e' proprio bello anche dall'esterno.

Oggi non sono riuscito a visitare il museo dell'alto medioevo, ma la vista del forte Malatesta sotto la neve dal Ponte Maggiore è stata di grande suggestione.

Localizado no meio da cidade, a construção renascentista tinha como objetivo proteger a cidade.Considerado um dos fortes remanescentes na Itália.

Siamo stati con i colleghi, lo scorso anno ad Ascoli Piceno, L'avevo già vistato anni a dietro, ma prima del restauro.Il Museo dell'Alto Medioevo, anche se un po fuori mano vale propio la pena di una visita.Conviene informorsi bene sugli orari onde evitare sorprese

... molto suggestivo, si trova a brevissima distanza dal centro storico della città e si affaccia su uno sperone che domina il fiume

Struttura imponente di travertino che il recente restauro ha riconsegnato alla città in tutto il suo splendore architettonico. Si può visitare così com'è per un tuffo nella storia o per le numerose mostre d'arte che ospita.

Sono sempre molto scettica sulle esposizioni di arte contemporanea in contesti antichi, ma questo è opinabile e va secondo i gusti.. il Forte esternamente è particolare per la sua architettura composta di elementi di epoche diverse e la sua storia è piuttosto interessante, ma l'interno è davvero deludente.Completamente spoglio; non un pezzo di carta che spieghi cosa stiamo guardando o in quale stanza ci troviamo; esposte qua e là sculture contemporanee che a mio parere non c'entrano nulla con il contesto; buio pesto -forse per valorizzare queste sculture? mah.. tanto non c'è altro da vedere..-Le sole stanze interessanti sono quelle dedicate al "Museo dell'alto medioevo", forse una definizione eccessivamente pomposa per quattro locali con un paio di vetrine ciascuno. Bei pezzi, soprattutto di oreficeria, ma nessuna indicazione esplicativa, o meglio: si è voluto esagerare con avveniristici schermi virtuali contenenti le informazioni sui reperti esposti, ma davvero scomodi da consultare, un cartellino vicino al reperto avrebbe adempiuto molto meglio alla funzione.Molto scocciante l'addetta che ci seguiva passo per passo in tutte le stanze.Abbiamo pagato poco, 2 euro a testa, ma me li sarei risparmiati.

Struttura stupenda esternamente, restaurato in maniera più che valida. Unica nota: al suo interno è completamente spoglio. E' stata mantenuta intatta, o quasi, la vecchia struttura carceraria, che però sicuramente non è quella originale e non rende giustizia a una struttura del genere. L'interno non è stato minimamente valorizzato, a partire dal fatto che non è stata fatta (o almeno così pare) una seria ricerca sull'utilizzo dei vari ambienti del forte e sull'uso che del forte è stato fatto dalla sua costruzione fino al suo utilizzo a scopo carcerario nell'800. La chiesa situata sotto al mastio è molto interessante, ma sporca e senza una didascalia esplicativa. All'interno delle stanze, a parte l'interessantissima esposizione sull'oro dei longobardi, sono state esposte delle opere d'arte di uno scultore contemporaneo che assolutamente nulla avevano a che fare con la struttura del Forte e che sembravano piazzate là giusto per riempire delle stanze altrimenti vuote. E' un peccato che il visitatore non possa usufruire di delucidazioni riguardanti la suddivisione originaria degli ambienti del forte e il loro uso originario, così come è un peccato che la storia del forte sia liquidata all'ingresso in una scheda esplicativa stringata messa all'imboccatura della scala che scende verso la chiesa.

Bell'esempio di fortezza (ex carcere fino agli anni '70), al momento della nostra visita ospitava una mostra di sculture di Guidi (bellissime). Le operatrici della cooperativa all'interno del forte ci hanno guidato in un tour bellissimo che rivela i fasti dei tempi andati. Da vedere.

le stanze sono un pochino vuote ma la gentilezza del personale (il quale racconta volentieri ai visitatori la storia del forte) e il prezzo per gli studenti valgono la pena di visitarlo. Nel periodo della mostra dell'alto medioevo (poca roba, ma l'esposizione è superba) gli studenti pagano 1 euro. bello!