monastero di sant'antonio in polesine
4A地址: 暂无
开放时间: 暂无
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景点点评
Although it should be open the time we visited, the doors were closed and no answer when we rang the bell.
There are no photos on the internet to do justice to the wonderful frescoes inside the chapel of the convent, except Jesus climbing his ladder to the cross and Judas kissing Jesus with his hand outstretched for his silver.Do make the effort, for all the reasons mentioned, and give a generous donation - one will not be asked for.To gain admittance to the convent side you must ring the bell at the small door furthest from the way in to the cloister, and wait. If the nun is showing someone else around you may have to wait a little while.The postcards on sale inside are a nice reminder, but not sufficient for detailed analysis.
Too bad they won't let you take pix. Gorgeous frescoes. And they sing their prayers at (5, I think?) in the medieval style. You can listen in the little attached church. Lasts 1/2 hour, very worth it. Even to this non-Catholic.
a wonderful place lost in time. These nuns still sing the Office and you can attend the services in the public church just as they did in the heyday of singing nuns in the 16th century. The nuns also let you visit their private chapel. That is stunning!
We went to the Monastero on the basis of other Tripadvisor reviews. When we arrived the nuns were in the middle of their 3 PM singing and playing of the antique instruments similar to a horizontal harp (later we learned played by the younger nuns). After they finished, we rang the bell and got a tour of the frescoes with an explanation in Italian (which we understand) by one of the nuns. If you want to hear Gregorian chant, go at 5 PM.
The "monastero" is a convent. You are given a guided tour by one of the sisters. You must ring the bell to the convent and request a tour. The fresco s are from the Giotto school. There is a one of a kind fresco or Christ climbing the ladder to the cross.
These frescoes are very unusual and well worth the visit. The mumbling nun who showed us around was not of much use, but she did give us time to look at what we wanted to see.
You have to ring to get in, so you will need to check hours. We we were welcome by a gentle Suor who obviously took great pleasure in showing people the chapel and discussing the community and the way things have changed. This is one of the joys of coming to a city like Ferrara - everyone is always so welcoming
the church itself is average,always considering that is very old anyhow.but if you are lucky you can feel the atmosphere created by the nuns singing on the other side of the curch,because they are clausura nuns and so the curch is divided.charming
A very special place, this convent can only be visited by ringing the bell and having one of the nuns show you the glorious 13th-century frescoes in the old chapel and the wonderful old cithara that accompanies their singing sometimes. If you ask, she'll tell you when to come back to hear them sing, with and without accompaniment. You sit behind a wall, in a baroque chapel, and hear them but don't see them: a most ethereal experience. Beauty everywhere.
Questo splendido monastero è retto da suore di clausura che vi faranno visitare il posto,dove esistono affreschi del 1200 veramente notevoli. Bellissimo anche l'esterno,situato in una piazzetta con a lato delle casette ad un piano. Leggo in una recensione qui accanto che non esiste più il ciliegio giapponese,che invece io ho visto ma purtroppo quando non era fiore. So comunque che durante la fioritura venivano frette di persone a vederlo perché era veramente unico. Comunque,tutta Ferrara è da vedere e godere. E' una città con la struttura della capitale di un granducato. Il centro storico è diviso in più parti:il ghetto,la parte medievale e quella rinascimentale. Percorrete il Corso Ercole D'Este con i suoi splendidi palazzi nel primo tratto e poi con le sue affascinantissime case a due piani,per poi sbucare sul camminamento ricavato dalle vecchie mura di cinta della città in epoche diverse. Corso Ercole d'Este va fatta anche disera:è molto poco illuminata,ma di un fascino romantico,malinconico e crepuscolare senza pari.Ci sarebbero ancora tantissime cose da citare in questa splendida città,ma lo spazio è tiranno:oltre alle varie specialità gastronomiche,comperate da Marchetti in via Garibaldi un po' di croccantissimi ciccioli:non è un toccasana per la dieta,ma una volta ogni tanto si può fare e poi....in vacanza!
Sant’Antonio in Polesine è il luogo che più amo in Ferrara.Quando entro nell’ambito antistante la chiesa, nel piccolo conchiuso silente giardino, mi sento da un lato invadere da un sentimento di pace e dall’altro da quell’onda di energia che promana dai luoghi eminenti: un luogo che avverto contenere una delle radici più profonde della città.Non esitate, è una visita che lascia una memoria intensa per l’atmosfera e l’integrità degli ambienti. Suonate al campanello nel portoncino sotto al portico; comparirà una religiosa che vi accompagnerà all’interno. Il monastero è visitabile da lunedì a venerdì 9,30-11,30/ 15,15-17,00.La chiesa è doppia, una prima pubblica accessibile dal portico ed una seconda riservata alle monache. Alla mattina può capitare di udire i canti gregoriani delle religiose.La chiesa interna possiede tre cappelle con affreschi, di cui due di scuola giottesca, una pala cinquecentesca, nonché la tomba di Beatrice d’Este.Antica è la storia di questo monasteroIntorno all’anno mille, monaci agostiniani seguaci di S. Antonio fondarono il monastero su un polesine, ovvero un’isoletta, nel bel mezzo del Po di Volano che, allora, prima della rotta di Ficarolo che cambiò il corso del grande fiume, costituiva il ramo principale del Po, il che consentiva a Ferrara di essere un importante porto fluviale. Il Po fluiva in mare a nord delle valli di Comacchio. Il monastero quindi si raggiungeva in barca.Nel 1257 il marchese Azzo VII Novello d’Este acquistò terreno ed edifici dai monaci per costituire il primo monastero femminile della città, dove trasferire la figlia Beatrice e le compagne che intendevano seguire la regola benedettina.Nell’arco dei secoli XIII e XIV furono realizzate le opere fondamentali che configurano l’assetto principale del complesso attorno al quale poi si sviluppò questa parte di città nel XV secolo, secondo l’addizione di Borso d’Este. La vita conventuale fu interrotta nel 1796 dalla brutalità dell’esercito francese di Napoleone per rivivere solamente nel 1924.
Nonostante la scomparsa del ciliegio giapponese che stupiva per la fioritura primaverile....il luogo è sempre affascinante. Visitate il monastero accompagnati da una suora, che mostrerà celle affrescate nel 1200....
Il Monastero di S. Antonio in Polesine, luogo di assoluta pace e tranquillità, si trova un po' lontano dal centro storico. Il Monastero è stato fondato da Beatrice d'Este. E' visitabile la chiesetta e la cappella al cui interno sono presenti numerosi affreschi del maestro Giotto. Attualmente il Monastero è abitato dalle suore di clausura. Alle ore 15, nella chiesetta, potrete assistere ai canti delle suore accompagnati dalla cetra. Attenzione agli orari di apertura: il Monastero è aperto dal lunedì al venerdì 09:30-11:30 / 15:15-17:00. Offerta libera. Assolutamente da vedere.
La chiesetta pubblica del monastero è in stile barocco, con un bel soffitto affrescato. La chiesa interna (visitabile solo in orari prestabiliti suonando alla monache del convento) possiede tre stupende cappelle affrescate di scuola giottesca che valgono il viaggio.