la mecca - museo del videogioco
5A地址: 暂无
开放时间: 暂无
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景点点评
Il nome che ha è del tutto meritato! Un pomeriggio più che ben speso, grazie al lavoro di un appassionato del genere! Consigliatissima anche la visita all'intero poli-museo! Fantastico
...per chiunque sia appassionato di videogiochi. Completo, preciso, e seguito assiduamente. Iscritto immediatamente
Ho scoperto la Mecca praticamente per caso, un giorno, passando per la Val Fontanabuona. Ormai ne è passato di tempo, ricordo che aveva aperto da poco. E di strada ne ha fatta!Questo delizioso posticino mi ha colpito subito per la grande simpatia dei suoi ideatori/gestori e per il modo con cui è stato gestito fin dall'inizio. Niente proclami altisonanti, ma un chiaro principio da seguire: un grande occhio di riguardo per chi videogioca da sempre, per chi è cresciuto coi videogiochi, per chi ha cari ricordi d'infanzia legati ad essi. E per "videogiochi" non intendo tanto i blockbuster moderni che hanno attirato milioni di ragazzini, ma i videogiochi "veri", quelli di una volta. Pacman, Pong, Donkey Kong, Mario, Sonic. Beninteso, anche i giovanissimi che vorranno farsi una cultura in materia alla Mecca si troveranno benissimo, ma la Mecca è più di un museo...è un covo, una sorta di luogo di ritrovo per nerd da competizione. La Mecca è stata creata per far sentire a casa chi è nato e cresciuto negli anni 70/80/90, smanettando con un cabinato arcade (roba ormai in via d'estinzione), con un Sega Master System o con un NES.Il museo è diviso in tre parti: una permette di conoscere cimeli di ogni tipo, esposti in bella mostra con tanto di etichette esplicative. Console, macchine varie, cartucce, imballaggi. Anche pezzi rarissimi, d'epoca, che hanno quel sapore storico e nostalgico. Poi c'è un angolo adibito ad alcune vecchie e immortali console da provare con i giochi più emblematici (per esempio, un bel Sega Mega Drive con Sonic the Hedgehog o un NES con Super Mario Bros.3). Infine, c'è una stanza tutta dedicata a vecchi cabinati che però possono ancora dire la loro, aggiustati, riattivati e fruibili. Già, proprio quelli che popolavano i bar 25/30 anni fa.I proprietari saranno sempre pronti ad accogliervi assieme ad altri volenterosi ragazzi che fanno parte della "squadra", e l'atmosfera amichevole e familiare che si respira alla Mecca la rendono davvero una perla (nemmeno tanto) nascosta della Val Fontanabuona!Un luogo unico, adatto a tutti: ragazzini di primo pelo in cerca di un po' di storia (e spegnete quel dannato Call of Duty!), nerd in cerca di un rifugio sicuro, famiglie che vogliono passare un'ora in allegria.Gran bella pensata, gran bel posto. Il nome non è stato scelto a caso, vale davvero la pena farci un pellegrinaggio. E l'ingresso (così come tutto ciò che si può fare o vedere a suo interno) è totalmente gratuito! Complimenti!
Sì, solo a dei pazzi poteva venire in mente un'idea simile. E siccome il confine tra la pazzia ed il genio, si sa, è molto labile, il Museo è una genialata.Interessante sia per gli hardcore gamers che per i neofiti, adatto ai videogiocatori più agèe ed ai bambini alle prime armi, vale la pena di essere visitato per la completezza del materiale esposto, per l'accuratezza delle schede tecniche di hardware e software, per la possiblità di giocare con console e cabinati da bar e fare quattro chiacchiere in amicizia con gestori ed appassionati del genere.Il tutto è completamente gratuito.In breve: visitatelo e non ve ne pentirete!
Pensate ad un museo... Bene, ora pensate alle cose brutte che non vi piacciono in un museo ed eliminatele: quello che rimane è la Mecca del Videogioco. Si tratta di un ambiente mosso solo dalla grande passione di una piccola comunità locale sulle colline dell'entroterra genovese dove sono non solo conservati ma vivono centinaia di videogiochi e decine e decine di console casalinghe e portatili che hanno fatto la storia degli ultimi quarant'anni. I più competenti potranno approfondire il tema storica e le curiosità che legano la nascita e lo sviluppo di questa forma d'arte nata sul finire del 20esimo secolo, invece i più smanettoni potranno avvicendarsi sui vari cabinati coin-op, in una vera e propria sala giochi d'altri tempi, ormai un ricordo lontano per chi ha qualche anno sulle spalle ed una piacevole sorpresa per le nuove generazioni, abituate solamente a schermi touchscreen. La Mecca è da visitare, non potete trovare scuse.
In un periodo come questo, dove la nostalgia è traino di vendite e profitti, può essere difficile trovare qualcosa che guardi al passato in maniera completamente genuina.La Mecca é indubbiamente un'attrazione, adatta a tutti, ma è anche una testimonianza.Una testimonianza sulla dolcezza dei ricordi.Una testimonianza sulla valenza culturale di un medium ancora poco considerato.Una testimonianza di passione.Una testimonianza di amore verso la bellezza delle cose, e sulla volontà di farle bene.Quei muri a stento riescono a contenere un'esposizione diligentemente studiata, e sicuramente non possono arginare la straripante voglia di costruire, creare e condividere che Giansandro e Michela ci hanno messo dentro.Visitare la Mecca non è semplicemente gratuito, divertente ed educativo, ma è anche un modo per incontrare persone d'inestimabile piacevolezza in un ambiente caldo e gioioso, lontano dall'asetticità tipica di un museo qualunque.La Mecca non è la storia di macchine di plastica e silicio, ma è la storia di come esse possano essere legame e condivisione fra persone di ricordi, esperienze, momenti e sentimenti.
Ben curato, con un percorso logico nella storia dei videogame, creato da appassionati e si vede eccome...ha "preso" anche me che non sono un appassionato...una partita con i vecchi cabinati non si può non fare. Matteo
Dove meno te lo aspetti (fosse a Genova ci sarebbe la coda per entrare) ti trovi uno spazio dedicato alla storia del videogioco con tre zone ben definite: -la parte storica, con l'esposizione di console del passato e tutte le loro curiosità, con i giochi che hanno fatto la storia è con la possibilità di cimentarsi live con console ormai vintage...-la parte "sala giochi" dove giocare e rivivere ricordi anni '80...altro che slot!!!!!Andate alla Mecca al più presto, è un consiglio!!!!
Passione ed emozione! Credo che siano le parola d'ordine per questo museo che offre gratuitamente la possibilità di fare un tuffo nella storia del videogioco.Una visita alla Mecca è consigliabile per chiunque, non solo per i videogiocatori o per gli appassionati del genere!Non sapete nulla di videogiochi e non capite come sia possibile che ci siano persone di tutte le età che rimangono inchiodati davanti ad uno schermo (o più di uno), commuovendosi per una principessa salvata o per uno scoiattolo a due teste? Fate un salto alla mecca: le persone che gestiscono il museo saranno ben lieti di portarvi in giro, raccontare e farvi toccare con mano i giochi che hanno accompagnato la crescita di molti gamers.Siete appassionati videogiocatori e avete visto nascere i primi coin-op? Andateci assolutamente, portateci gli amici e condividete con loro la vostra gioia: vedranno i vostri occhi lucidi e capiranno quanto siano stati importanti per voi e per tutta la vostra generazione.Con i miei figli vado alla Mecca quando posso ed è bello vedere come possano apprezzare l'arte anche in questo museo, a dispetto di molti giovani che, abituati ai perditempo che girano sui cellulari, non sanno cosa siano davvero i videogiochi.Bravi e appassionati tutti gli "amici" che contribuiscono come possono e disinteressatamente alla crescita di questo splendido Museo.
Ho sempre cercato la passione, in qualsiasi ambito. E ho sempre cercato persone che credono, come me, nella passione.Alla Mecca potete trovare entrambe le cose. Un museo che va oltre alla nostra idea di museo. Un luogo in cui vengono proiettati ricordi e certezze. Non c'è solo un incredibile archivio di ogni console o gioco o computer che ha fatto la storia del videogame, c'è molto di più. C'è una ricerca approfondita, inedita e magnificamente rappresentata di ogni sorta di curiosità che questo mondo racchiude. Il punto di forza del museo è senza dubbio la possibilità di rivivere l'atmosfera da "bar", rappresentata dai vari cabinet con alcuni giochi che hanno segnato un'epoca e il tutto completamente gratuito, come del resto lo stesso ingresso al museo. Oltre ai cabinet vengono messe a disposizione alcune console in cui poter giocare ad altri titoli significativi. Interessantissima l'idea di creare una biblioteca del videogioco, per poter giocare a casa propria, sempre gratuitamente, con alcuni games messi a disposizione dei visitatori. Tutta questa passione è sottolineata dalla disponibilità al dialogo e al confronto , da parte dei creatori del museo, Giansandro e Michela.Sia che siate appassionati di videogames o siate semplicemente curiosi di toccare con mano una realtà ligure che funziona, e funziona alla grande, non potete non passare a riscoprire la vostra adolescenza o nel caso dei più piccoli, a capire come i vostri genitori passassero interi pomeriggi chiusi in casa.E per rendere ancora più grandioso il museo, fate come me: portate i vostri ricordi fatti di videogiochi o console ormai abbandonati e ridategli nuova vita, donandoli alla Mecca, un bambino o un adulto o Giansandro, non potranno che esservi grati.Francesco (tessera socio 2014 n. 3)